Una forte tensione attraversa l’intero cammino di questa organica raccolta di Anila Hanxhari, autrice di origine albanese, ma con piena padronanza della nostra lingua, e già inclusa tra l’altro anche nell’antologia Nuovissima poesia italiana (Mondadori, 2004). Amore salva Dio si muove in narrazioni poetiche di ampio respiro, popolate di circostanze molteplici, tracce di pensiero sparse in un contesto spesso di sapore onirico. Agisce in questi versi una memoria atavica, mentre l’immaginazione si manifesta sempre aperta e sensibilissima e problematica attenzione alle cose. Anila si esprime con insolita energia persuasiva osservando ciò che la circonda, nel reale come nell’immaginario, giostrando perciò dal basso più umile a un alto vertiginoso, quello del cielo, che riesce, nella sua visione del vivere, persino a capovolgersi, inducendola a una visione che coinvolge gli umani sensi. Una poesia, quella della nostra, in cui sono evocati la luce e l’amore, quella luce che «s’inclina / se una pietra la picchia», in una materialità dell’esserci registrata in un canto sempre aperto tra «l’esperienza della gioia» e una fervida ricerca della bellezza.
Anila Hanxhari è nata a Durazzo, in Albania, e attualmente vive a Milano.
È poetessa, pittrice, narratrice, traduttrice e presidente dell’associazione culturale “Italfida”, con cui ha ideato e curato diverse manifestazioni culturali e convegni internazionali. È ideatrice del format “Poesia e Impresa”, curato per Ascom Abruzzo.
Ha pubblicato le raccolte poetiche Io tu e l’Anima (Ianieri, 1997), Assopita erba dell’est (Noubs, 2002), Cicatrici d’acqua (Noubs 2007, con prefazione di Giuseppe Conte), Brindisi degli angeli (La Vita Felice, 2012, con prefazione di Maurizio Cucchi), Tiro a sorte la libertà (Tabula Fati, 2016, con presentazione di Davide Rondoni), Amore emana (Meta Edizioni, 2017), Prismanima (Terra d’ulivi, 2023 con prefazione di Massimo Morasso e postfazione di Davide Rondoni). È presente, fra le altre, nelle antologie Nuovissima poesia italiana (Oscar Mondadori, 2004, a cura di Maurizio Cucchi e Antonio Riccardi), La parola che ricostruisce. Poeti italiani per l’Aquila (Tracce, 2009). Sue poesie sono state pubblicate su «Specchio» de «La Stampa» e numerose altre riviste. Ha vinto vari premi, tra cui il Premio Camaiore-Proposta 2002, il Premio Clemente di Leo, il Premio Matacotta opera prima 2003, il Premio Valle Senio, il Premio Poesia nella vita 2011, il Premio Bogdani Prishtina (Kosovo, 2017), il Premio dell’Adriatico 2019.









