Solo un colombo azzurro è un libro composito, molto articolato, eppure coerente e organico, per la fitta rete di rimandi interni, un’opera segnata da momenti di riflessione lirica su umanità e vuoto, nell’insorgere alla coscienza di improvvisi abissi, di ombre e silenzi dai quali peraltro si apre una luce, uno stimolo di promessa vitale. Il tempo agisce con impassibile continuità, scorrendo come l’acqua, eppure l’attesa è sempre per «la chiamata / a risalire lentamente verso il sole.» Appare qui la vicenda di chi ha alle spalle il pensiero delle ore che troppo indifferenti si sono succedute in quelle figure, per le quali il passato è una montagna, in quel luogo, il loro, «dove il tempo non è più che un intervallo», ben consapevoli che «Ai morti è riservata nel prato / una carezza eterna». Presenza costante è la natura, nella molteplicità dei suoi elementi, dal paesaggio fino alle animate movenze degli animali e alla meraviglia dei frutti. Nella varietà tematica della raccolta si evidenziano anche poesie d’amore e riflessioni sulla poesia, sulle parole “rastrellate” in un quotidiano esercizio, fino a tagliare «i versi / in forma di aquilone» e sul valore cangiante della parola.
Anna Maria Di Brina (Roma, 1973) giornalista, è stata redattrice per case editrici italiane e collaboratrice di testate in Italia e all’estero («la Repubblica Viaggi», «Week-end Viaggi», «The New Statesman») e con l’Associazione Dipoesia e la Biblioteca Sormani di Milano. Suoi racconti e poesie sono apparsi in antologie e riviste (tra cui L’Arte di perdere, Aurore, Zenith (Algra 2016, 2017), «Opera nuova» 2019/1, «Atelierpoesia»). Ha scritto e illustrato nel 2017 il libro di poesie Rosa come coccodrillo (Algra editore), finalista al Concorso Pannunzio e al Premio Quasimodo 2018. Con All’orizzonte, i fari (La Vita Felice, 2018) è stata finalista al Premio di poesia “Tra Secchia e Panaro” 2019. Ha vinto nel 2019 il Premio Nazionale G.G. Belli e il Concorso Nazionale di Poesia “Versi di Pace”.