Non vi sarà pace sino a quando le vittime della violenza verranno ordinate in una surreale graduatoria, in cui vi sia chi abbia più diritto di un altro a essere ricordato. Per questo motivo crediamo che la memoria non debba essere di un popolo o di una etnìa, ma di tutti i popoli e di tutte le etnìe che la follia di qualche potere ha distrutto. Ecco il perché del sottotitolo “per la Giornata delle Memorie”: una memoria per ogni genocidio, per ogni popolo sterminato. Forse il primo “genocidio” non programmato l’ha compiuto, quando si è imposto su ogni altra specie ominide, proprio il Sapiens Sapiens che è intelligente, duttile, crudele e ha come istinto primario la sopravvivenza, ma, diversamente dagli altri animali, con la smania di accumulo oltre le sue necessità. In questo libretto abbiamo scelto sei genocidi: i nativi americani, gli aborigeni australiani, gli armeni, gli ebrei, i tutsi, i bosgnacchi. Sei genocidi diversi, per numero dei morti e modalità, legati dalla volontà di sterminio in quanto etnìa. Non sono i soli: ve ne sono stati molti altri, negli angoli più reconditi di questa terra. E mentre scriviamo la storia racconta che queste storie dis-umane non sono ancora finite.
Giuliana Nuvoli è stata professore di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Milano sino al 2017. Per l’Università continua a tenere laboratori di Scrittura Creativa e Vitalità della Scrittura in connubio con la Casa della Cultura di Milano. La sua ricerca come critico letterario copre l’intero arco della letteratura italiana dalle origini ai nostri giorni con oltre 250 pubblicazioni. Negli ultimi vent’anni la sua ricerca e le attività cui ha dato vita hanno due argomenti centrali: Dante e Letteratura e cinema. È tra i fondatori del progetto internazionale Dante e le arti (dal 2009). Ha due siti danteschi Dante e il cinema (www.danteeilcinema.com) e Dante 750, progetto portato a Expo 2015 (www.dante750.com). Dal 2017 organizza e dirige Corsi di Formazione Docenti presso il Centro Nazionale di Studi Manzoniani, per il quale organizza anche attività culturali, in sinergia con le più importanti Istituzioni culturali milanesi. All’insegnamento e alla scrittura ha affiancato da sempre una intensa attività di diffusione culturale sul territorio. Ha fondato l’Associazione Dante e le Arti, di cui è Presidente. Negli ultimi anni, accanto alla scrittura saggistica, ha incrementato la scrittura per il teatro: suoi sono i testi e la regìa degli spettacoli che porta in scena. Fra questi: Francesca, amore,mio, Le donne di Dante, Tutto l’amore,del mondo, Noi pregheremmo lui de la tua pace, Medea, Le donne di Manzoni, Pia de’ Tolomei, Storie di donne.
È membro della giuria del Premio di Poesia Mauro Maconi.
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